venerdì 13 aprile 2012

L'antimafia civile incontra l'università tedesca

Tra il 4 e il 12 giugno 2012 il Dipartimento di Italiano del Fachbereich Translations-, Sprach- und Kulturwissenschaft (FTSK) della Johannes Gutenberg-Universität Mainz di Germersheim ospiterà una serie di iniziative sul tema "Il contributo della società civile nella lotta alle mafie in Italia e in Europa". 
Le iniziative sono parte di un progetto molto articolato che nel corso del semestre estivo 2012 - tra aprile e luglio - inserirà i temi dela resistenza civile alle mafie all'interno dell'offerta didattica curricolare del Dipartimento di Italiano del campus di Germersheim che, lo ricordiamo, è una delle realtà università più prestigiose nella formazione di interpreti e traduttori a livello europeo.
In che cosa consiste la novità del progetto?
Anzitutto nel fatto che è basato sulla partecipazione attiva degli studenti, chiamati a gestire fin dall'inizio le varie attività di tutoraggio, interpretazione, traduzione e organizzazione.
Il progetto prevede numerose iniziative:
- organizzazione di una Conferenza internazionale con i rappresentanti di associazioni e istituzioni italiane, tedesche ed europee attive nella lotta alle mafie (Libera Terra, Addiopizzo, Museo della 'Ndrangheta, Mafia? Nein, Danke! e.V., Landeskriminalamt di Berlino, Fair-Handelszentrum di Bonn);
- un incontro di lettura/discussione con la giornalista e scrittrice Petra Reski, che presenterà il suo libro "Von Kamen nach Corleone. Die Mafia in Deutschland";
- gli studenti tradurranno inoltre nell’ambito di corsi di traduzione alcuni testi italiani delle organizzazioni antimafia, mettendo a loro disposizione i testi tradotti per una loro pubblicazione;
- in un workshop extra-curriculare alcuni studenti tradurranno e sottotitoleranno in tedesco un recente documentario del giovane regista Alberto Castiglione ("Adieu") sulla città di Palermo a vent'anni di distanza dalle stragi di Capaci e Via D'Amelio;
- sarà inoltre organizzato un laboratorio teatrale studentesco sul tema "Per non dimenticare", dedicato alla memoria delle vittime della mafia, in collaborazione con il regista Michelangelo Ragni.
- organizzazione di un concorso di scrittura in collaborazione con la rivista "Adesso" sul tema "Per un futuro senza mafie".

Gli studenti saranno coinvolti attivamente fin dall'inizio nelle varie fasi di progettazione e realizzazione del progetto. 
Tutti gli eventi saranno organizzati in due lingue (tedesco e italiano) e verrà garantita un’interpretazione simultanea e consecutiva della conferenza da parte degli studenti del Master di interpretariato.
Il progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento del Gutenberg Lehrkollegium dell'Università di Mainz.
L'evento si svolge in collaborazione con l'associazione Mafia? Nein, Danke!e.V., il Freundeskreis Speyer-Ravenna, la rivista "Adesso" e l'associazione Zonta International.

Il nostro blog seguirà passo per passo lo svolgimento del progetto e pubblicherà parte dei materiali che gli studenti via via produrranno.
Per informazioni: www.italien-im-wandel.de

sabato 7 aprile 2012

Adieu. Un documentario di Alberto Castiglione sul rapporto tra mafia, città e memoria


Illustration Adieu - Buch und Regie von Alberto Castiglione
Riportiamo qui di seguito un articolo di  LAURA GUTTILLA, recentemente pubblicato sul blog di TraMe - Centro di Studi interculturale su memorie e traumi culturali. Il documentario verrà presentato in Germania il 3 e il 5 giugno 2012 in diverse città tedesche: il 3 a Berlino, il 4 a Francoforte e il 5 a Germersheim e a Speyer. La traduzione e la sottotitolazione in tedesco sono state curate da un gruppo di studenti del FTSK di Germersheim coordinati dal docente Claudio Fantinuoli, nell'ambito di un progetto didattico finanziato dal Gutenberg Lehrkolleg dell'Università di Mainz sul tema del contributo della società civile alla lotta alle mafie. Link al progetto.

Se si volesse indagare il rapporto tra mafia, città e memoria Palermo rappresenterebbe senza dubbio un caso privilegiato. La città è intrisa di sangue in qualsiasi sua parte: dal centro storico a Brancaccio fino alla periferia nord ovest  è possibile trovare una marmorea e fredda lapide commemorativa con nomi e foto di visi – noti e poco noti – scoloriti dal sole siciliano accanto alla quale passano tutti i giorni, senza farci caso, i palermitani indaffarati. Le commemorazioni che avvengono ogni anno compongono un macabro calendario che tiene impegnate autorità e forze dell’ordine in saluti e parole di rito. Finite queste, non restano che le enormi corone funebri destinate a diventare secche in pochi giorni e a restare lì per mesi a decorare il memoriale.
Oltre a queste lapidi, due imponenti monumenti si aggiungono in luoghi topici della città: si tratta di due obelischi che si ergono verso il cielo come lunghe frecce di un marrone indeciso che puntano l’aldilà. Il primo si trova a Piazza XIII Vittime: quando dal salotto buono della città si va verso il mare te lo trovi di fronte con la sua fredda imponenza ed è senza dubbio meno noto del secondo, a ridosso del guardrail dell’autostrada A29 Palermo Mazara del Vallo all’altezza di Capaci. L’obelisco di Capaci, su cui si staglia il simbolo della Repubblica Italiana seguito dai nomi delle vittime della strage del 23 maggio 1992 – Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta – ha sostituito qualche anno fa un segno meno visibile ma forse più efficace: il guardrail tinto di rosso proprio all’altezza di quell’esplosione che portò via la vita al giudice simbolo della lotta antimafia. In alto, sulla montagna che sovrasta Capaci, il fabbricato abbandonato da cui il sicario Giovanni Brusca premette il telecomando che fece esplodere il tritolo sotto la Lancia di Falcone è anch’esso diventato un monumento in maniera del tutto spontanea. Un enorme telone bianco su cui campeggia la scritta “No Mafia”, posto lì dai ragazzi di Addio Pizzo, funge da deittico e ne sottolinea la triste importanza nel panorama indistinto della campagna palermitana, fatta di verde e cemento.
Il monumento alle vittime di mafia che si staglia maestoso di fronte al Porto di Palermo è diventato il manifesto di Adieu, l’ultimo documentario di Alberto Castiglione, che in altri suoi lavori ha parlato di mafia e ricordo. L’opera del regista palermitano verrà presentata oggi alle ore 16 all’Istituto Giovanni Falcone di Palermo, scuola di frontiera nel tristemente noto quartiere Zen. La scelta di presentare il lavoro in una scuola è dovuta alla necessità di costruire una cultura della legalità a partire dalle attività che si svolgono in un’agenzia di socializzazione primaria come la scuola. L’obiettivo è contrastare la diffusione di quella che si chiama “mentalità mafiosa”, groviglio culturale oscuro a metà tra atteggiamento psicologico e insieme di pratiche culturali.
La domanda che pone Castiglione è provocatoria: a quanto è servito tutto quel sangue? Il documentario descrive Palermo e i suoi abitanti a partire dal 1992 e si interroga su come e se è cambiato il rapporto con la città rispetto alla mafia e alla cultura della legalità.  La recente storia del capoluogo siciliano si è contraddistinta per momenti di euforia – pensiamo al movimento della Primavera e all’amministrazione Orlando e più indietro al Maxiprocesso e alla nascita del fenomeno del pentitismo – che hanno lasciato grande amarezza e grande sconfitta nel cuore dei palermitani, o almeno così sembra emergere dalle visione del film. Chiedere ai cittadini se il sangue versato e le lotte fatte non siano finite nel dimenticatoio serve a comprendere come è stata metabolizzata la lotta antimafia nella memoria culturale e a capire se è effettivamente cambiato qualcosa. Tra le interviste, la testimonianza di Letizia Battaglia che fotografò quasi tutti i delitti della guerra di mafia negli anni ’70-80  e  quella del procuratore  aggiunto Vittorio Teresi, che ha preso il testimone diretto di Paolo Borsellino nella lotta alla criminalità.
A fare da sfondo la storia di un ragazzo di cui il volto resta nascosto, a metà tra realtà e finzione: nato e cresciuto nella periferia di Palermo, entra nel clan mafioso e si macchia di gravi reati per cui è costretto a lasciare la città, dalla cui vicenda Castiglione ha tratto il titolo del documentario, Adieu. Nessun finale e nessuna morale: la vittoria non sta né nel lasciare la città né nel restare. Sta forse nell’ affrontare il passato prima di tutto lavorando ad una estirpazione della cultura mafiosa nell’immaginario collettivo: non solo legislazione ad hoc, ma anche un lavoro che incida profondamente sulla valorizzazione e sulla selezione della memoria e dunque sul meccanismo semiotico della cultura
Il film verrà presentato il 3 giugno a Berlino grazie all’Associazione “Mafia? Nein, Danke!” – una sorta di Libera tedesca – che si occupa di sostenere gli imprenditori italiani soggetti (chi l’avrebbe detto!) al pizzo a Berlino. L’associazione è nata in seguito alla strage di Duisburg dell´agosto del 2007 soprattutto per far fronte ad un danno di immagine: gli organi di stampa tedesci, Bild in primis, stavano diffamando gli italiani emigrati in territorio tedesco accusandoli di essere mafiosi. Dal 2008 promuove  un festival della legalità (VIVA)  e si occupa di organizzare eventi per sensibilizzare la popolazione al tema del fenomeno mafioso.

Link all'articolo di Laura Guttilla

lunedì 2 aprile 2012

DER KAMPF EINER FRAU GEGEN DIE MAFIA - 2012 Frauen und Mafia

Mafia? Nein Danke, das Bildungswerk Berlin der Heinrich-Böll-Stiftung und die Humboldt-Universität zu Berlin

präsentieren:

Frauen und Mafia 2012
DER KAMPF EINER FRAU GEGEN DIE MAFIA

Realisiert aus Mitteln der Stiftung Deutsche Klassenlotterie

Freitag 20. April 2012
Von 18,30 bis 20,30 Uhr

Institut für Romanistik der Humboldt Universität
Dorotheenstrasse 24, 10117 Berlin – Raum 1.101

Einleitung:
Martina G. Liguori Guerra und Stefania Trabucchi

Referentinnen:
Vincenza Rando: italienische Anwältin und Mitarbeiterin der
Anti-Mafia-Organisation LIBERA.

Laura Garavini: Gründerin von „Mafia? Nein Danke“ e.V. und Mitglied
der Antimafia-Kommission des italienischen Parlaments.

Moderation:
Julia Bauer

Anschließend Disussion

Eintritt frei – Spenden willkommen

Veranstaltung auf Italienisch und Deutsch

DISONOREVOLI A BERLINO: LE MAFIE E LA POLITICA IN ITALIA

 
 Il 14 aprile 2012 alle ore 16.30, Tonino Scala presenterà a Berlino il suo libro "Disonorevoli Politica e Camorra: matrimonio all'italiana".

La presentazione si svolgerà presso l'Osteria N.1 Kreuzbergstr 71 - 10965 Berlino..

L'evento è stato organizzato da Lucia Sorrentino, Associazione Culturale Punto Rosso di Milano in collaborazione con Sinistra Ecologia e Libertà Campana, l'associazione Mafia? Nein Danke!, SEL Berlino, IDV Berlino , PD Berlino.

Info su FB: http://www.facebook.com/events/271898399555011/